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Ivano Martini

Questa pagina vuole essere una sorta di tributo al grande Ivano Martini, per tutto quello che ha fatto per il Mantova nei sette lunghi anni (dall'estate 1991 all'estate 1998) in cui ha vestito la maglia biancorossa. Ivano nacque a Roma il 5 giugno 1964. Arrivò a Mantova a ventisette anni quando la squadra navigava in acque non proprio buonissime (serie C2). Grazie alle sue incredibili doti tecniche, si conquistò senza alcun problema un posto da titolare. In quella stagione giocò tutte e trentaquattro le partite di campionato, arrivando a segnare anche un goal. Quell'anno purtroppo la squadra non riuscì a fare il tanto ambito salto di categoria. Ma la promozione in C-1 arrivò l'anno successivo, quando i biancorossi allenati dal mitico Ugo Tomeazzi vinsero il girone con 49 punti, davanti al Fiorenzuola che chiuse a quota 43. Ivano quell'anno giocò 28 partite, segnando tre goal. La stagione '93-'94 fu una delle più emozionanti e nello stesso tempo disastrose della storia del Mantova. Ma proprio alla fine di quel tragico periodo, Ivano dimostrò ai tifosi e alla stessa città di Mantova di essere "grande" non solo sotto il profilo calcistico, ma anche dal punto di vista umano. Ma andiamo con ordine. Dopo un avvio di campionato piuttosto negativo, fu presa la decisione di esonerare l'allenatore Bellotto, richiamando il mitico Tomeazzi, soprannominato "Tom" dai tifosi della Curva Te, il quale riuscì a portare un incredibile entusiasmo al pubblico mantovano. I "Biancorossi" arrivarono nella primavera del '94 addirittura in testa al girone, davanti al Chievo, che dovette arrendersi nel "big-match" per due a zero davanti a oltre diecimila tifosi allo stadio Danilo Martelli di Mantova. Ma dal primo di maggio le cose cambiarono. Il Mantova non andò oltre lo 0-0 con la Massese e il Chievo ci rosicchiò due punti. Nelle ultimissime giornate purtroppo il Mantova perse il primato e dovette dire addìo alla promozione diretta in C-1. Ci rimanevano ancora i play-off... Il Mantova, giunto secondo, dovette affrontare il Como, quinto alla fine del campionato. I Biancorossi purtroppo si arresero (2-1 a Como e 0-0 a Mantova con un goal nostro annullato) e dissero addìo alla serie B. Per Ivano rimase la consolazione dei tre goal e delle 26 presenze. Ma il "bello" (si fa per dire) doveva ancora arrivare. La società si trovò, proprio a causa della mancata promozione, in grave crisi dal punto di vista finanziario. L'otto luglio del 1994 il Mantova fu cancellato dal calcio professionistico e fu costretto a ripartire dall'Eccellenza. Tutti i giocatori componenti la rosa, dovettero trovare un'altra squadra... molti ebbero fortuna (un esempio è Carletto Nervo in serie A con il Bologna), ma la scelta probabilmente più azzeccata e difficile la fecero solo Luciano Benetti e, appunto, Ivano Martini: decisero di rimanere in forza alla neonata Mantova Calcio 1994 anche in Eccellenza. Da quel momento Ivano e il "Ciano" divennero gli idoli dei tifosi biancorossi, che vedevano in loro uno dei pochi motivi per continuare a seguire la squadra. L'esperienza in Eccellenza fu per fortuna limitata alla stagione '94-'95: la vittoria del girone (46 punti contro i 44 del San Prospero), portò il Mantova alla serie D. Decisivo fu l'apporto di Ivano: ben otto goal in 23 partite (niente male per un difensore!). L'anno successivo, Ivano segnò altre otto reti (in 34 partite), ma ciò non bastò alla squadra per conquistare il primo posto del girone (Iperzola 74, Mantova 71, Fidenza 68). Bisognò aspettare un'altra stagione per tornare nei professionisti (Mantova 71, Sanvitese 59, Pievigina 58). Ivano non deluse neanche questa volta: altre 8 reti in 35 partite. Ma la stagione '96-'97 segnò anche l'addìo al Mantova di Luciano Benetti, che preferì firmare per il Pordenone, trasferendosi dunque in una zona più vicina alla sua terra. La fascia di capitano passò dunque a Martini. E finalmente arriviamo alla stagione '97-'98. Dopo un ulteriore campionato disputato "alla perfezione" (7 goal in 34 partite), per Ivano la riconferma appare scontata. Ma la dirigenza dimostra (e lo fa nel peggiore dei modi) di avere gravi limiti, ritenendo che quello che ormai è diventato il simbolo del calcio mantovano, non rientri nei progetti per la nuova stagione. Ivano non viene quindi riconfermato. La rabbia è grande sia da parte del capitano, che non capisce il motivo (ammesso che esista) della "scelta presidenziale", sia da parte dei tifosi, che contestano la società e minacciano di disertare lo stadio e di seguire il Mantova solo in trasferta. Sono passati sette anni da quell'otto settembre del '91 che segnò il debutto di Ivano con la maglia biancorossa (nella partita Solbiatese-Mantova 1-1), sette anni in cui Martini ha dato tutto per il Mantova e per Mantova. Ma forse per la dirigenza non sono sufficienti le 214 presenze in campionato con 38 goal segnati, le 23 presenze in coppa con 4 reti, i 15 rigori trasformati su 16 calciati... Forse non è abbastanza dedicare sette anni della propria vita a una squadra e a una città che ha sempre preteso tanto... Comunque sia, il calcio mantovano ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti...

Grazie di tutto, Capitano.