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Fabrizio De André - Tutte le canzoni

Se Ti Tagliassero A Pezzetti (Rivista "A"; Live 1991, mai pubblicata in precedenza)
(Testo e Musica: Fabrizio De André e Massimo Bubola. Arena Civica di Milano, 16 settembre 1991)
Se ti tagliassero a pezzetti,
il vento li raccoglierebbe,
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di un Dio,
di un Dio il sorriso.
Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore,
che cantavi parole leggere, parole d'amore;
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso,
ti ho detto "dammi quello che vuoi, io quel che posso".
Rosa gialla, rosa di rame,
mai ballato così a lungo
sopra il filo della notte, sulle pietre del giorno;
io suonatore di chitarra, io suonatore di mandolino,
alla fine siamo caduti sopra il fieno.
Persa per molto, persa per poco,
preso sul serio, preso per gioco,
non c'è stato molto da dire o da pensare,
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera,
spettinata da tutti i venti della sera.
E adesso aspetterò domani per avere nostalgia,
signora Libertà, signorina Anarchia,
così preziosa come il vino, così gratis come la tristezza,
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
Ti ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo,
presa in trappola da un tailleur grigio fumo,
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino,
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.
Ma se ti tagliassero a pezzetti,
il vento li raccoglierebbe,
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna, la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di un Dio,
di un Dio il sorriso.

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