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25

Fabrizio De André - Tutte le canzoni

L'Infanzia Di Maria (Live 1998)
(Testo e Musica: Fabrizio De André)
Forse fu all'ora sesta,
forse alla nona,
cucito qualche giglio
sul vestitino alla buona,
forse fu per bisogno
o, peggio, per buon esempio,
presero i tuoi tre anni
e li portarono al tempio;
presero i tuoi tre anni
e li portarono al tempio.
Non fu più il seno di Anna,
fra le mura discrete,
a consolare il pianto,
a calmarti la sete;
dicono fossi un angelo
a raccontarti le ore,
a misurarti il tempo
fra cibo e Signore;
a misurarti il tempo
fra cibo e Signore.
Scioglie la neve al sole,
ritorna l'acqua al mare,
il vento e la stagione
ritornano a giocare.
Ma non per te, bambina,
che nel tempio resti china;
ma non per te, bambina,
che nel tempio resti china.
E quando i sacerdoti
ti rifiutarono alloggio,
avevi dodici anni
e nessuna colpa addosso;
ma per i sacerdoti
fu colpa il tuo maggio,
la tua verginità
che si tingeva di rosso;
la tua verginità
che si tingeva di rosso.
E si vuol dar marito
a chi non lo voleva,
si batte la campagna,
si fruga la via,
popolo senza moglie,
uomini d'ogni leva,
del corpo di una vergine
si fa lotteria;
del corpo di una vergine
si fa lotteria.
Sciogli i capelli e guarda:
già vengono!
Guardala, guardala, scioglie i capelli,
sono più lunghi dei nostri mantelli,
guarda la pelle tenera, lieve,
risplende al sole come la neve.
Guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso,
guarda le forme, la proporzione,
sembra venuta per tentazione.
Guardala, guardala, scioglie i capelli,
sono più lunghi dei nostri mantelli,
guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso,
guardale gli occhi, guarda i capelli,
guarda le mani, guardale il collo,
guarda la carne, guarda il suo viso,
guarda i capelli del Paradiso.
Guarda la carne, guardale il collo,
sembra venuta dal suo sorriso,
guardale gli occhi, guarda la neve
guarda la carne del Paradiso.
E fosti tu, Giuseppe,
un reduce del passato,
falegname per forza,
padre per professione,
a vederti assegnata
da un destino sgarbato
una figlia di più
senza alcuna ragione,
una bimba su cui
non avevi intenzione.
E mentre te ne vai,
stanco d'essere stanco,
la bambina per mano,
la tristezza di fianco,
pensi "quei sacerdoti
la diedero in sposa
a dita troppo secche
per chiudersi su una rosa,
a un cuore troppo vecchio
che ormai si riposa".

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