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Fabrizio De André - Tutte le canzoni

Il Gorilla (Live 1991)
(Testo italiano: Fabrizio De André; Testo e Musica originali: Georges Brassens, "Le Gorille")
Sulla piazza d'una città
la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato là
dagli zingari d'un baraccone;
con poco senso del pudore
le comari di quel rione
contemplavano l'animale
non dico come, non dico dove.
Attenti al gorilla!
D'improvviso la grossa gabbia
dove viveva l'animale
s'aprì di schianto, non so perché,
forse l'avevano chiusa male;
la bestia, uscendo fuori di là,
disse: "quest'oggi me la levo",
parlava della verginità
di cui ancora viveva schiavo.
Attenti al gorilla!
Il padrone si mise a urlare
"il mio gorilla, fate attenzione,
non ha veduto mai una scimmia,
potrebbe fare confusione";
tutti i presenti a questo punto
fuggirono in ogni direzione,
anche le donne, dimostrando
la differenza tra idea e azione.
Attenti al gorilla!
Tutta la gente corre di fretta
di qua e di là con grande foga,
s'attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga;
visto che gli altri avevan squagliato,
il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò.
Attenti al gorilla!
"Bah", sospirò pensando la vecchia,
"ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana
e più che altro non sperata";
"Che mi si prenda per una scimmia",
pensava il giudice col fiato corto,
"non è possibile, questo è sicuro",
il seguito prova che aveva torto.
Attenti al gorilla!
Se qualcuno di voi dovesse,
costretto con le spalle al muro,
violare un giudice od una vecchia,
della sua scelta sarei sicuro;
ma si dà il caso che il gorilla,
considerato un grandioso fusto,
per chi l'ha provato però non brilla
né per lo spirito né per il gusto.
Attenti al gorilla!
Infatti lui, sdegnata la vecchia,
si dirige sul magistrato,
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo a un prato;
quel che successe tra l'erba alta
non posso dirlo per intero,
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspance" ci fu davvero.
Attenti al gorilla!
Dirò soltanto che sul più bello
dell'incredibile e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello,
negli intervalli gridava "mamma",
gridava "mamma" come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
Attenti al gorilla!

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