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Fabrizio De André - Tutte le canzoni

Prinçesa (Live 1998)
(Testo e Musica: Fabrizio De André e Ivano Fossati)
Sono la pecora, sono la vacca,
che agli animali si vuol giocare,
sono la femmina "camicia aperta",
piccole tette da succhiare.
Sotto le ciglia di questi alberi,
nel chiaroscuro dove son nato,
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre,
"che Fernandiño è come una figlia,
mi porta a letto caffè e tapioca,
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita";
e io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi
tra le gambe una minuscola fica.
Nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina,
corro all'incanto dei desideri,
vado a correggere la fortuna;
nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni,
ad albeggiare sarà magia,
saranno seni miracolosi,
perché Fernanda è proprio una figlia,
come una figlia vuol far l'amore,
ma Fernandiño resiste e vomita
e si contorce dal dolore;
e allora il bisturi per seni e fianchi,
una vertigine d'anestesia,
finché il mio corpo mi rassomigli
sul lungomare di Bahia.
Sorriso tenero di verdefoglia,
dai suoi capelli sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita,
dove tra ingorghi di desideri
alle mie natiche un maschio s'appende,
nella mia carne, tra le mie labbra
un uomo scivola, l'altro s'arrende;
che Fernandiño m'è morto in grembo,
Fernanda è una bambola di seta,
sono le braci di un'unica stella
che squilla di luce di nome Prinçesa.
A un avvocato di Milano
ora Prinçesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone.
O matu (la campagna)
o cèu (il cielo)
a senda (il sentiero)
a escola (la scuola)
a igreja (la chiesa)
a desonra (la vergogna)
a saia (la gonna)
o esmalte (lo smalto)
o espelho (lo specchio)
o batòn (il rossetto)
o medo (la paura)
a rua (la strada)
a bombadeira (la modellatrice)
a vertigem (la vertigine)
o encanto (l'incantesimo)
a magia(la magia)
os carros (le macchine)
a polìcia (la polizia)
a canseira (la stanchezza)
o brio (la dignità)
o noivo (il fidanzato)
o capanga (lo sgherro)
o fidalgo (il gransignore)
o porcalhao (lo sporcaccione)
o azar (la sfortuna)
a bebedeira (la sbronza)
as pancadas (le botte)
os carinhos (le carezze)
a falta (il fallimento)
o nojo (lo schifo)
a formusura (la bellezza)
vivèr. (vivere).
"Prinçesa" è liberamente tratta dall'omonimo romanzo-intervista di Maurizio Jannelli a Fernanda Farias De Albuquerque.

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